Nel diritto successorio, il termine de cuius è utilizzato per indicare la persona deceduta, il cui patrimonio deve essere trasferito agli eredi o ai legatari. La successione ereditaria, infatti, si apre con la morte del de cuius, e da quel momento si attivano tutti i meccanismi legali e fiscali relativi alla divisione dei beni. L’istituto della successione ha l’obiettivo di garantire la continuità patrimoniale e stabilire con chiarezza chi subentra nei rapporti giuridici del defunto.

CHI È IL DE CUIUS?

Il de cuius è la persona il cui decesso dà origine all’apertura della successione. Il termine deriva dal latino “de cuius hereditate agitur”, ovvero “colui della cui eredità si discute”. Con la sua morte, si apre la fase successoria e il patrimonio viene trasferito secondo le disposizioni testamentarie o, in assenza di testamento, secondo le norme della successione legittima.
La figura del de cuius è centrale nel diritto ereditario, poiché attorno ad essa ruotano tutte le dinamiche legali relative alla trasmissione dei beni e degli obblighi.

 

SUCCESSIONE: TESTAMENTO E SUCCESSIONE LEGITTIMA

L’eredità del de cuius può essere regolata in due modi:

  1. Successione testamentaria: se il defunto ha lasciato un testamento, i beni saranno distribuiti secondo le sue volontà, purché non vengano violate le quote di legittima previste dalla legge per determinati eredi.
  2. Successione legittima: se il de cuius non ha redatto un testamento valido, il patrimonio sarà suddiviso secondo le regole stabilite dal Codice Civile, privilegiando i parenti più prossimi.

SUCCESSIONE TESTAMENTARIA

Se il de cuius ha espresso le sue volontà in un testamento valido, la successione seguirà le disposizioni testamentarie. Tuttavia, il testatore non può escludere gli eredi legittimari, ossia:

  • Il coniuge
  • I figli
  • Gli ascendenti diretti (in mancanza di figli)

Essi hanno diritto a una quota minima dell’eredità, detta quota di legittima, indipendentemente dalle volontà espresse nel testamento.

SUCCESSIONE LEGITTIMA

Se non esiste testamento, si applicano le regole della successione legittima, che prevede la suddivisione del patrimonio secondo criteri stabiliti dalla legge:

  • Coniuge e figli: ereditano congiuntamente.
  • Ascendenti e fratelli/sorelle: ereditano se il de cuius non lascia figli.
  • Parenti fino al sesto grado: possono ereditare in assenza di eredi più prossimi.
  • Lo Stato: eredita in mancanza di eredi entro il sesto grado.

 

DIRITTI E DOVERI DEL DE CUIUS IN VITA

Durante la sua vita, il de cuius può disporre del proprio patrimonio attraverso diverse modalità:

Tuttavia, esistono alcuni limiti imposti dalla legge, come l’obbligo di rispettare le quote di legittima.

 

ASPETTI PATRIMONIALI: ATTIVO E PASSIVO EREDITARIO

L’eredità del de cuius comprende beni attivi e passività.

  • Attivo ereditario: beni immobili, denaro, titoli, aziende, opere d’arte e qualsiasi altro valore patrimoniale.
  • Passivo ereditario: debiti, mutui, imposte non pagate, obblighi contrattuali.

L’erede che accetta l’eredità diventa responsabile anche dei debiti del de cuius, a meno che non opti per l’accettazione con beneficio d’inventario, che limita la sua responsabilità al valore dei beni ereditati.

 

ACCETTAZIONE O RINUNCIA DELL’EREDITÀ

Gli eredi del de cuius hanno tre possibilità:

  1. Accettare l’eredità in modo puro e semplice, assumendo sia i beni che i debiti.
  2. Accettare con beneficio d’inventario, proteggendosi dai debiti superiori al valore dell’eredità.
  3. Rinunciare all’eredità, se questa comporta più oneri che vantaggi.

La scelta deve essere effettuata entro 10 anni dall’apertura della successione.

 

IMPLICAZIONI FISCALI DELLA SUCCESSIONE

Alla morte del de cuius, gli eredi devono adempiere ad alcuni obblighi fiscali:

  1. Dichiarazione di successione: da presentare entro 12 mesi al fisco.
  2. Imposta di successione, calcolata in base al valore dell’eredità e al grado di parentela:
    • Coniuge e figli: esente fino a 1 milione di euro, poi 4%.
    • Fratelli e sorelle: esente fino a 100.000 euro, poi 6%.
    • Parenti fino al 4° grado: 6%.
    • Estranei: 8% senza franchigia.
  3. Imposte ipotecarie e catastali, se l’eredità comprende immobili.

 

CONFLITTI E CONTROVERSIE SUCCESSORIE

Le successioni possono generare dispute tra gli eredi, soprattutto se:

  • Il testamento è impugnato per vizi di forma o contenuto.
  • Vi sono contestazioni sulla divisione dei beni.
  • Si verificano lesioni della quota di legittima.
  • Viene richiesta la collazione ereditaria per riequilibrare donazioni fatte in vita dal de cuius.

In questi casi, la mediazione e l’intervento di un avvocato possono aiutare a risolvere le controversie.

 

DE CUIUS

Il de cuius è la figura centrale del diritto successorio, poiché il suo decesso segna l’inizio della successione ereditaria. Pianificare con attenzione la propria successione attraverso un testamento o altre forme di gestione patrimoniale è fondamentale per evitare contenziosi e garantire la trasmissione dei beni secondo le proprie volontà. La normativa in materia è complessa, e per una gestione ottimale dell’eredità è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto o a un notaio, in modo da tutelare al meglio i diritti degli eredi e ottimizzare gli aspetti fiscali della successione.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

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Foto Agenzia Liverani