Venire a conoscenza di un’eredità non è sempre automatico o immediato. Spesso, gli eredi possono essere all’oscuro dell’esistenza di beni a loro destinati, soprattutto se il defunto non ha comunicato chiaramente i propri desideri o non ha lasciato informazioni dettagliate. In questo articolo, analizzeremo i modi principali per scoprire se si ha diritto a un’eredità e i passaggi da seguire per verificarne l’esistenza.

INFORMARSI PRESSO PARENTI O CONOSCENTI DEL DEFUNTO

Il primo e più semplice passo per scoprire se si è eredi di un patrimonio è chiedere informazioni a familiari, amici o conoscenti del defunto. Spesso, i parenti più stretti sanno se una persona ha predisposto un testamento o se esistono beni ereditari da dividere. Anche chi è stato vicino al defunto, come amici o consulenti (avvocati, notai, commercialisti), potrebbe avere notizie utili sulle sue ultime volontà.

 

VERIFICARE L’ESISTENZA DI UN TESTAMENTO 

Un altro passo fondamentale è verificare se il defunto ha lasciato un testamento. Il testamento è il documento con cui una persona dispone la distribuzione del proprio patrimonio dopo la morte. Esistono diverse forme di testamento:

  • Testamento olografo: è scritto di pugno dal testatore e conservato in un luogo sicuro (come un cassetto, una cassaforte o presso una persona di fiducia). Per sapere se esiste un testamento olografo, bisogna controllare tra gli effetti personali del defunto o chiedere informazioni ai parenti più stretti.
  • Testamento pubblico: è redatto da un notaio alla presenza di testimoni e conserva automaticamente una certa ufficialità. Questo tipo di testamento è solitamente depositato presso lo studio del notaio che lo ha redatto.
  • Testamento segreto: viene consegnato sigillato a un notaio, che ne garantisce la conservazione senza conoscerne il contenuto.

Se si sospetta l’esistenza di un testamento pubblico o segreto, ma non si conosce il nome del notaio, è possibile fare una richiesta formale presso il Registro Generale dei Testamenti, gestito dal Consiglio Nazionale del Notariato. Questo registro, consultabile tramite una richiesta formale, contiene le informazioni relative ai testamenti depositati presso i notai in Italia.

 

CONSULTARE IL REGISTRO GENERALE DEI TESTAMENTI

Il Registro Generale dei Testamenti è un archivio nazionale che raccoglie informazioni sui testamenti pubblici e segreti, oltre che su eventuali testamenti olografi depositati presso i notai. Se non si è sicuri che il defunto abbia lasciato un testamento, o se non si conosce il notaio coinvolto, è possibile inviare una richiesta di ricerca al Registro per ottenere informazioni in merito.
Il servizio è disponibile sia per i cittadini italiani che per quelli stranieri, e la ricerca può essere effettuata non solo sui testamenti redatti in Italia, ma anche su quelli lasciati all’estero, purché siano stati registrati presso un notaio italiano.

 

CONTROLLARE L’ESISTENZA DI UN’EREDITÀ GIACENTE

Quando non vi è un’erede immediatamente disponibile o non è chiaro chi debba ereditare, può essere aperta una successione giacente. Si tratta di una situazione in cui i beni del defunto vengono temporaneamente gestiti da un curatore nominato dal tribunale. Se si sospetta di essere eredi, ma nessuno ha ancora accettato formalmente l’eredità, si può chiedere al tribunale di verificare se è stata aperta una successione giacente.
In questo caso, il curatore si occupa di amministrare i beni fino a quando gli eredi legittimi non si fanno avanti per accettare o rinunciare all’eredità. Se si è uno degli eredi legittimi, si può presentare domanda al tribunale per ottenere i beni a cui si ha diritto.

 

CONSULTARE BANCHE E ISTITUTI FINANZIARI

Se il defunto possedeva conti correnti, titoli o investimenti presso istituti bancari, anche questi beni potrebbero far parte dell’eredità. Per sapere se si ha diritto a una parte di tali beni, è possibile contattare le banche con cui il defunto intratteneva rapporti finanziari.
Le banche richiedono solitamente una documentazione che certifichi la morte del cliente (ad esempio, un certificato di morte) e la qualità di erede. Una volta verificati questi documenti, l’istituto fornirà informazioni sui conti, titoli o altri beni finanziari del defunto. È importante notare che le banche e altri istituti non possono rilasciare i beni ereditari fino a quando la successione non è stata formalmente aperta.

 

RICHIEDERE UNA VISURA CATASTALE 

Se si sospetta che il defunto possedesse immobili, una visura catastale è un utile strumento per scoprire l’esistenza di proprietà immobiliari intestate al defunto. La visura catastale permette di ottenere informazioni su case, terreni e altri beni immobiliari appartenenti a una persona. Si può richiedere una visura catastale presso l’Agenzia delle Entrate (servizio catasto) o attraverso portali online, fornendo i dati anagrafici del defunto.
La visura catastale è utile non solo per individuare immobili, ma anche per determinare il loro valore ai fini della successione e della distribuzione delle quote tra gli eredi.

 

CONSULTARE L’AGENZIA DELLE ENTRATE PER LE SUCCESSIONI APERTE

Se la successione è già stata aperta e dichiarata all’Agenzia delle Entrate, è possibile verificare l’esistenza di una dichiarazione di successione. Gli eredi che hanno dubbi o sospetti di essere stati esclusi ingiustamente possono presentare una richiesta all’Agenzia delle Entrate per verificare lo stato della successione e capire se il loro nominativo compare tra quelli degli eredi ufficialmente dichiarati.
Inoltre, se il defunto aveva lasciato debiti o passività fiscali, l’Agenzia delle Entrate potrebbe aver aperto delle pratiche fiscali relative alla sua posizione. In questo caso, l’erede ha il diritto e il dovere di conoscere l’esistenza di tali pratiche per decidere se accettare o rinunciare all’eredità.

 

RIVOLGERSI A UN LEGALE O A UN NOTAIO

Se i metodi sopra elencati non sono sufficienti per chiarire la propria posizione ereditale, è consigliabile rivolgersi a un notaio o a un avvocato esperto in diritto successorio. Un professionista potrà fornire assistenza per verificare l’esistenza di un’eredità, consultare i registri e i documenti necessari, e avviare le pratiche per far valere i propri diritti di erede.
Un legale può anche aiutare in situazioni più complesse, come nel caso di conflitti tra eredi o di esclusione indebita da un’eredità. Lo Studio Legale LBMG è esperto in materia.

 

ACCETTARE O RINUNCIARE ALL’EREDITÀ

Una volta accertata l’esistenza di un’eredità, l’erede ha la facoltà di accettarla o rinunciarvi. L’accettazione può avvenire in modo esplicito (firmando un atto pubblico o una scrittura privata) o tacito (ad esempio, quando l’erede prende possesso dei beni ereditati o li gestisce).
In caso di dubbi sulla presenza di debiti superiori ai beni ereditati, è possibile optare per l’accettazione con beneficio di inventario, che limita la responsabilità dell’erede ai soli beni ereditati, evitando che i debiti personali del defunto ricadano sugli eredi.
Se si ritiene che l’eredità comporti troppi oneri, l’erede può anche rinunciare formalmente all’eredità mediante una dichiarazione presso un notaio o il tribunale.

 

COME SCOPRIRE SE SI HA DIRITTO A UN’EREDITÀ

Scoprire se si ha diritto a un’eredità può richiedere tempo e pazienza, ma seguendo i giusti passaggi è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie. Verificare l’esistenza di un testamento, consultare i registri ufficiali e rivolgersi a professionisti del settore sono i primi passi per far valere i propri diritti. Una gestione accurata delle pratiche ereditarie può evitare conflitti e garantire che il patrimonio del defunto venga distribuito correttamente tra gli eredi.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.
Di seguito l’articolo alla successione ereditaria in Italia: guida completa e la tabella di ripartizione delle quote ereditarie.

Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina relativa al Diritto Successorio.

Foto Agenzia Liverani