La comunione ereditaria è una situazione giuridica che si verifica quando più eredi diventano comproprietari dell’asse ereditario a seguito del decesso del de cuius. Questa comunione può durare per un tempo limitato, poiché il nostro ordinamento favorisce lo scioglimento della comunione ereditaria e la divisione dell’eredità, permettendo a ciascun coerede di ricevere la propria parte in piena proprietà.
COMUNIONE EREDITARIA E SUA DIVISIONE
La comunione ereditaria nasce automaticamente nel momento in cui più eredi accettano l’eredità del defunto. Gli eredi diventano comproprietari dell’intero patrimonio ereditario in proporzione alle loro quote. Tuttavia, questa situazione può risultare problematica, poiché implica la necessità di un accordo tra più persone per la gestione dei beni comuni. Il Codice Civile italiano, con l’articolo 713 e seguenti, disciplina il diritto di ciascun coerede a chiedere la divisione della comunione ereditaria, evitando così che la comunione si prolunghi all’infinito.
PERCHÈ SCIOGLIERE LA COMUNIONE EREDITARIA?
- Evitare conflitti tra coeredi.
- Permettere a ciascun erede di disporre liberamente della propria quota.
- Rendere più efficiente la gestione dei beni ereditari.
- Agevolare la vendita e la valorizzazione del patrimonio ereditario.
MODALITÀ DI SCIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE EREDITARIA
Il nostro ordinamento prevede due principali modalità per lo scioglimento della comunione ereditaria:
DIVISIONE AMICHEVOLE
La divisione amichevole è la soluzione più semplice e meno costosa. Gli eredi, d’accordo tra loro, ripartiscono il patrimonio in base alle quote ereditarie stabilite dalla legge o dal testamento.
COME AVVIENE?
- Accordo tra gli eredi: Tutti gli eredi devono essere concordi sulla ripartizione dei beni.
- Atto di divisione: Se tra i beni ereditari ci sono immobili, l’accordo deve essere formalizzato con un atto notarile.
- Trascrizione nei registri immobiliari: Se vi sono beni immobili, la divisione deve essere trascritta nei registri immobiliari.
DIVISIONE GIUDIZIALE
Se gli eredi non trovano un accordo, ciascuno di essi può rivolgersi al tribunale per ottenere la divisione giudiziale dell’eredità. Questa procedura è più lunga e costosa rispetto alla divisione amichevole.
FASI DELLA DIVISIONE GIUDIZIALE
- Tentativo di conciliazione: Il giudice invita gli eredi a trovare un accordo.
- Nomina di un perito: Se l’accordo non viene raggiunto, il giudice nomina un esperto per valutare il patrimonio.
- Proposta di divisione: Il perito propone un piano di divisione.
- Assegnazione o vendita: Se la divisione in natura non è possibile, i beni vengono messi all’asta e il ricavato viene ripartito tra gli eredi.
DIVISIONE DELL’ASSE EREDITARIO
Durante la divisione, i beni ereditari vengono ripartiti tra gli eredi in base alla loro quota di spettanza. La divisione può avvenire in diverse modalità:
- Divisione in natura: I beni vengono suddivisi materialmente tra gli eredi, se possibile.
- Attribuzione preferenziale: Alcuni beni possono essere assegnati a un erede con obbligo di conguaglio verso gli altri.
- Vendita e ripartizione del ricavato: Se la divisione in natura non è fattibile, i beni vengono venduti e il ricavato viene suddiviso tra gli eredi.
PROBLEMI COMUNI E SOLUZIONI RIGUARDO ALLO CIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE REDITARIA
DISACCORDO TRA COEREDI
Se gli eredi non riescono a mettersi d’accordo, la soluzione più comune è la divisione giudiziale.
PRESENZA DI EREDI MINORI O INCAPACI
Se tra gli eredi vi sono minori o incapaci, il loro rappresentante legale deve ottenere l’autorizzazione del giudice tutelare per la divisione.
PRESENZA DI DEBITI EREDITARI
Prima della divisione, gli eredi devono provvedere al pagamento dei debiti ereditari, evitando che eventuali creditori possano rivalersi sulla quota di ciascun coerede.
USUCAPIONE E OCCUPAZIONE ABUSIVA
Se uno degli eredi occupa un immobile ereditario senza il consenso degli altri, gli altri coeredi possono richiedere lo sgombero o un’indennità per l’uso esclusivo.
ASPETTI FISCALI DELLA DIVISIONE EREDITARIA
La divisione dell’eredità comporta alcune implicazioni fiscali:
- Imposta di successione: Deve essere pagata prima della divisione.
- Imposta di registro: Se la divisione avviene con atto notarile, si applica un’imposta proporzionale.
- Plusvalenze: La vendita di beni ereditari potrebbe generare plusvalenze tassabili.
SCIOGLIMENTO DELLA COMUNIONE REDITARIA
Lo scioglimento della comunione ereditaria è un passo fondamentale per permettere agli eredi di esercitare pienamente i propri diritti sui beni ereditari. La divisione amichevole è sempre preferibile, poiché consente di risparmiare tempo e denaro, ma se ciò non è possibile, la divisione giudiziale garantisce comunque una soluzione equa. Vista la complessità della materia, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in successioni, che possa assistere gli eredi nella gestione delle pratiche e nella risoluzione di eventuali controversie.
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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.
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Foto Agenzia Liverani