Il testamento è uno strumento fondamentale per esprimere le ultime volontà di una persona riguardo alla destinazione del suo patrimonio. Tuttavia, in alcuni casi può emergere un testamento falso, redatto o manipolato allo scopo di alterare la reale volontà del defunto. Questa pratica non solo viola la legge, ma rischia di compromettere i diritti degli eredi legittimi.

COSA SI INTENDE PER TESTAMENTO FALSO?

Un testamento è considerato falso quando:

  • La firma è contraffatta: La sottoscrizione del testatore è imitata da un’altra persona.
  • Il contenuto è alterato: Parti del testamento originale sono modificate dopo la redazione.
  • Il documento è interamente inventato: Viene creato un falso testamento ex novo.
  • Il testamento non rispetta i requisiti formali: Mancanza di data, firma o conformità alle norme per il testamento pubblico o olografo.

 

TIPOLOGIE DU TESTAMENTO E RISCHI DI FALSIFICAZIONE

  1. Testamento olografo: Redatto e firmato interamente a mano dal testatore. È il più esposto al rischio di falsificazione, poiché non coinvolge un notaio.
  2. Testamento pubblico: Redatto da un notaio alla presenza di testimoni. La falsificazione è più difficile ma non impossibile.
  3. Testamento segreto: Consegnato al notaio sigillato dal testatore. Anche qui la possibilità di frodi esiste, soprattutto durante la fase di custodia.

 

COME RICONOSCERE UN TESTAMENTO FALSO

Per verificare l’autenticità di un testamento è possibile adottare diverse strategie:

  • Perizia grafologica: Consente di verificare se la firma e la scrittura appartengono realmente al testatore.
  • Analisi documentale: Controllo dell’integrità del supporto cartaceo e degli inchiostri utilizzati.
  • Verifica notarile: Nel caso di testamenti pubblici, il notaio può confermare la conformità del documento.
  • Testimoni: Possono fornire informazioni sulla genuinità del testamento.

 

CONSEGUENZE GIURIDICHE DI UN TESTAMENTO FALSO

La presentazione di un testamento falso costituisce un reato penale e può comportare gravi conseguenze:

  • Falsificazione di documenti (art. 476 c.p.): Reclusione fino a 10 anni.
  • Truffa (art. 640 c.p.): Reclusione fino a 6 anni.
  • Invalidità del testamento: Il testamento falso viene dichiarato nullo, e si applicano le norme ordinarie sulla successione.

 

COSA FARE IN CASO DI TESTAMENTO FALSO

Se si sospetta l’esistenza di un testamento falso, è fondamentale agire tempestivamente:

  1. Rivolgersi a un avvocato: Un legale esperto in diritto successorio può guidare nella raccolta delle prove e nella presentazione del caso.
  2. Richiedere una perizia grafologica: Per confermare o smentire l’autenticità del documento.
  3. Presentare denuncia: In caso di frode accertata, è necessario denunciare l’accaduto alle autorità competenti.
  4. Impugnare il testamento: Attraverso un’azione giudiziale per ottenerne la dichiarazione di nullità.

 

PRESCRIZIONE PER L’IMUGNAZIONE DEL TESTAMENTO FALSO

L’azione per l’impugnazione del testamento falso deve essere proposta entro 5 anni dalla scoperta del falso. Tuttavia, è sempre consigliabile intervenire il prima possibile per evitare complicazioni legali.

 

PREVENZIONE E CONSIGLI

Per ridurre il rischio di falsificazione del testamento:

  • Ricorrere al testamento pubblico: Redatto da un notaio, offre maggiore sicurezza.
  • Custodia sicura: Conservare il testamento in un luogo protetto o presso un notaio.
  • Informare gli eredi: Lasciare indicazioni precise sulla presenza e la localizzazione del testamento.

 

TESTAMENTO FALSO

Il testamento falso rappresenta una grave violazione della volontà del defunto e dei diritti degli eredi. Riconoscerlo tempestivamente e agire per tutelare i propri diritti è fondamentale per ristabilire la legalità. Con l’assistenza di esperti legali e tecnici, è possibile far valere la verità e ripristinare una corretta distribuzione del patrimonio.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

Di seguito  la tabella di ripartizione delle quote ereditarie.

Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina relativa al Diritto Successorio.

Foto Agenzia Liverani