La donazione indiretta e successione sono due istituti giuridici che spesso si intrecciano, dando origine a questioni delicate sia dal punto di vista legale che familiare. Comprendere le implicazioni di una donazione indiretta nel contesto della successione è fondamentale per tutelare i diritti degli eredi ed evitare contenziosi.

COSA SI INTENDE PER DONAZIONE INDIRETTA

La donazione indiretta consiste in un trasferimento di ricchezza a favore di un beneficiario, senza formalizzare un atto di donazione vero e proprio. A differenza della donazione formale, che richiede la presenza di un notaio e di due testimoni, la donazione indiretta avviene attraverso atti o operazioni che producono un arricchimento per il beneficiario.

ESEMPI DI DONAZIONE INDIRETTA

  • Il pagamento del prezzo per l’acquisto di un immobile intestato a un figlio.
  • La rinuncia a un credito vantato nei confronti di un familiare.
  • L’accollo di un debito per conto di un altro soggetto.
  • La concessione di denaro senza formalizzazione di prestiti.

 

DONAZIONE INDIRETTA E SUCCESIONE: QUALI RISCHI?

In ambito successorio, le donazioni indirette possono sollevare diverse problematiche:

  1. Lesione della quota di legittima: Se il valore delle donazioni indirette effettuate in vita dal defunto risulta eccessivo, gli eredi legittimari (coniuge, figli e, in assenza di questi, ascendenti) possono subire una riduzione della loro quota minima garantita dalla legge.
  2. Collazione ereditaria: I beni ricevuti tramite donazioni indirette possono essere soggetti all’obbligo di collazione, ovvero devono essere conferiti nell’asse ereditario per garantire un’equa divisione tra gli eredi.
  3. Imputazione delle donazioni: Le donazioni indirette vengono considerate nel calcolo dell’asse ereditario per determinare le quote spettanti agli eredi.

 

QUANDO UNA DONAZIONE INDIRETTA È CONTESTABILE?

Le donazioni indirette possono essere contestate dagli eredi legittimari quando:

  • Non siano state considerate nel calcolo dell’asse ereditario, causando una lesione della legittima.
  • Sia necessario verificare se rientrino nella collazione ereditaria.

 

COME DIMOSTRARE UNA DONAZIONE INDIRETTA?

La prova della donazione indiretta può essere complessa, poiché spesso manca un documento formale. Tuttavia, possono essere utilizzati:

  • Documenti bancari: Bonifici o assegni che attestano il trasferimento di denaro.
  • Contratti o atti notarili: Che evidenziano il pagamento effettuato da un soggetto diverso dall’intestatario dell’immobile.
  • Testimonianze: Di terzi che abbiano assistito alla transazione.

 

COME GESTIRE LE DONAZIONI INDIRETTE IN VITA PER EVITARE CONTENZIOSI

Per evitare controversie in sede di successione, è consigliabile:

  1. Formalizzare un accordo scritto: Anche se non obbligatorio, un documento che attesti la natura della donazione indiretta può essere utile.
  2. Annotare la donazione nei bilanci familiari: Per rendere trasparenti le operazioni patrimoniali tra familiari.
  3. Rivolgersi a un notaio: Per valutare la possibilità di un atto di ricognizione della donazione.
  4. Considerare la dispensa dalla collazione: Attraverso una dichiarazione espressa del donante.

 

DONAZIONE INDIRETTA E SUCCESSIONE

Le donazioni indirette possono essere strumenti utili per trasferire ricchezza in vita, ma è importante gestirle con attenzione per evitare ripercussioni sulla successione. Una corretta pianificazione patrimoniale, supportata da una consulenza legale e notarile, permette di garantire il rispetto dei diritti di tutti gli eredi, riducendo al minimo il rischio di conflitti familiari.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina relativa al Diritto Successorio.

Foto Agenzia Liverani