La divisione ereditaria rappresenta il procedimento attraverso il quale i beni di un defunto vengono ripartiti tra i suoi eredi. Quando non vi è accordo tra gli eredi sulla suddivisione dei beni, si rende necessaria la divisione ereditaria giudiziale, un procedimento che avviene in sede giudiziaria e che mira a determinare una ripartizione equa del patrimonio ereditario.

COS’È LA DIVISIONE EREDITARIA GIUDIZIALE?

La divisione ereditaria giudiziale è un procedimento contenzioso che si avvia quando gli eredi non riescono a raggiungere un accordo sulla ripartizione dell’asse ereditario. Questo strumento processuale consente a un giudice di stabilire le quote spettanti a ciascun erede e di individuare il modo in cui i beni verranno distribuiti. Si tratta di una soluzione necessaria nei seguenti casi:

  • Quando uno o più eredi si oppongono alla divisione.
  • Quando vi è incertezza sui diritti dei coeredi.
  • Quando i beni da dividere non sono facilmente frazionabili.
  • Quando alcuni beni sono indivisibili e necessitano di una vendita.

 

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

La disciplina della divisione ereditaria è contenuta nel Codice Civile italiano, in particolare negli articoli 713-768. Le principali norme di riferimento sono:

  • Art. 713 c.c.: disciplina il diritto di ciascun coerede a chiedere la divisione dei beni comuni.
  • Art. 720 c.c.: regolamenta la divisione dei beni immobili indivisibili, prevedendo la vendita e la successiva ripartizione del ricavato.
  • Art. 1111 c.c.: stabilisce che la divisione può essere domandata in ogni momento, salvo diversa disposizione testamentaria o accordo tra gli eredi.
  • Art. 791 c.p.c.: prevede la nomina di un notaio o di un perito da parte del giudice per procedere alla stima e divisione dei beni.

 

PROCEDURA DELLA DIVISIONE EREDITARIA GIUDIZIALE

FASE 1: TENTATIVO DI MEDIAZIONE E ACCORDI EXTRAGIUDIZIALI

Prima di avviare un’azione giudiziaria, la legge prevede che si tenti di raggiungere un accordo stragiudiziale tra gli eredi. Questo può avvenire tramite:

  • Mediazione obbligatoria: prevista dal D.Lgs. 28/2010, è un passaggio preliminare in cui un mediatore tenta di favorire un accordo.
  • Atto notarile di divisione: qualora gli eredi trovino un’intesa, possono formalizzare l’accordo presso un notaio.

FASE 2: INTRODUZIONE DEL GIUDIZIO

Se non si trova un accordo, uno degli eredi può avviare un procedimento di divisione ereditaria presentando un atto di citazione presso il tribunale competente. L’atto deve contenere:

  • La descrizione dell’asse ereditario.
  • L’indicazione degli eredi coinvolti.
  • Le richieste di divisione e le eventuali contestazioni.

FASE 3: NOMINA DEL CTU (CONSULENTE TECNICO D’UFFICIO)

Il giudice può nominare un CTU per la stima dei beni e la loro divisione. Il consulente:

  • Valuta il valore dei beni ereditari.
  • Determina se siano divisibili o se sia necessaria la vendita.
  • Formula proposte di ripartizione.

FASE 4: DECISIONE DEL GIUDICE E ASSEGNAZIONE DEI BENI

Il giudice, sulla base delle perizie e delle prove presentate, decide come dividere i beni:

  • Se i beni sono divisibili, vengono assegnati ai coeredi secondo le quote spettanti.
  • Se i beni sono indivisibili, il giudice può ordinarne la vendita e la successiva ripartizione del ricavato.
  • In alcuni casi, un erede può ottenere un bene indivisibile compensando gli altri con un conguaglio in denaro.

 

PROBLEMATICHE COMUNI E SOLUZIONI

CONTENZIOSI TRA GLI EREDI

Spesso le divisioni ereditarie sfociano in conflitti tra coeredi. Per evitare lunghi contenziosi, è consigliabile:

  • Ricorrere alla mediazione.
  • Affidarsi a un avvocato esperto in successioni.
  • Valutare la possibilità di una transazione extragiudiziale.

BENI INDIVISIBILI

Se l’eredità include beni indivisibili (es. immobili, aziende), la soluzione più comune è:

  • La vendita all’asta o privatamente con ripartizione del ricavato.
  • L’assegnazione ad un erede con pagamento di un conguaglio.

EREDI IRREPERIBILI O NON COLLABORATIVI

Quando alcuni eredi non partecipano alla divisione o sono irreperibili, si può:

  • Nominarli in giudizio con un curatore speciale.
  • Procedere con la vendita forzata.

 

TEMPI E COSTI DELLA DIVISIONE GIUDIZIALE

I tempi di una divisione ereditaria giudiziale possono variare da 2 a 5 anni, a seconda della complessità della successione e delle eventuali contestazioni. I costi includono:

  • Spese legali (avvocato, consulenze tecniche).
  • Costo del CTU.
  • Eventuali tasse notarili e imposte di registro.

 

DIVISIONE EREDITARIA GIUDIZIALE

La divisione ereditaria giudiziale è un procedimento complesso e spesso lungo, ma necessario quando gli eredi non riescono a trovare un accordo sulla spartizione del patrimonio. Per affrontarlo al meglio, è fondamentale affidarsi a professionisti esperti e valutare ogni soluzione alternativa prima di ricorrere al tribunale. Un approccio strategico e una corretta pianificazione possono ridurre i conflitti e i costi, garantendo una distribuzione equa dell’eredità.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

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Foto Agenzia Liverani