La gestione di un’eredità può diventare complessa quando il chiamato all’eredità non si pronuncia tempestivamente in merito alla sua accettazione o rinuncia. Per risolvere tali situazioni di incertezza, il legislatore ha previsto l’actio interrogatoria, uno strumento giuridico disciplinato dall’articolo 481 del Codice Civile italiano.

COS’È L’ACTIO INTERROGATORIA?

L’actio interrogatoria è un’azione legale che consente a chiunque abbia interesse di richiedere al giudice la fissazione di un termine entro il quale il chiamato all’eredità deve dichiarare se accetta o rinuncia. Questa procedura serve a evitare situazioni di stallo che possono compromettere i diritti degli altri eredi o dei creditori del defunto.

 

PRESUPPOSTI PER L’ACTIO INTERROGATORIA

Per avviare l’actio interrogatoria, devono essere soddisfatti i seguenti presupposti:

  1. Chiamata all’Eredità: La persona destinataria dell’interrogazione deve essere formalmente chiamata all’eredità.
  2. Incertezza sull’Accettazione: Il chiamato non deve aver ancora accettato né rinunciato all’eredità.
  3. Interesse Giuridico: L’attore, ovvero chi propone l’azione, deve dimostrare un interesse concreto a chiarire la situazione. Questo può essere un altro erede, un legatario, un creditore del defunto o dello stesso chiamato.

 

PROCEDURA DELL’ACTIO INTERROGATORIA

  1. Presentazione della Domanda: L’interessato presenta ricorso al tribunale competente, generalmente quello del luogo in cui si è aperta la successione.
  2. Decisione del Giudice: Il giudice, valutato il ricorso, fissa un termine entro il quale il chiamato deve dichiarare se accetta o rinuncia all’eredità. Questo termine deve essere congruo, tenendo conto delle circostanze del caso.
  3. Notifica al Chiamato: La decisione del giudice viene notificata al chiamato, che deve pronunciarsi entro il termine stabilito.

 

EFFETTI DELL’ACTIO INTERROGATORIA

  • Accettazione Tacita: Se il chiamato all’eredità non si pronuncia entro il termine fissato, la legge presume che egli abbia accettato l’eredità, ma solo nella forma di accettazione pura e semplice.
  • Rinuncia Espressa: Se il chiamato dichiara di rinunciare, l’eredità viene devoluta agli altri chiamati secondo le regole della successione.
  • Chiarezza Giuridica: L’actio interrogatoria elimina l’incertezza, permettendo agli altri soggetti interessati di agire di conseguenza.

 

FINALITÀ DELL’ACTIO INTERROGATORIA

L’azione ha una duplice finalità:

  1. Tutela degli Altri Interessati: Protegge gli interessi degli altri eredi, legatari o creditori, che potrebbero subire danni dall’incertezza.
  2. Chiarezza della Successione: Garantisce una gestione rapida ed efficace dell’eredità, evitando situazioni di stallo che possono durare anni.

 

LIMITI E ASPETTI CRITICI DELL’ACTIO INTERROGATORIA

  • Congruità del Termine: Il giudice deve fissare un termine adeguato per consentire al chiamato di valutare la situazione patrimoniale dell’eredità.
  • Difficoltà di Valutazione: In alcuni casi, il chiamato potrebbe non avere tempo sufficiente per analizzare i beni e i debiti ereditari.
  • Presunzione di Accettazione: La mancata risposta equivale all’accettazione pura e semplice, esponendo il chiamato al rischio di rispondere dei debiti ereditari con il proprio patrimonio personale.

 

ACTIO INTERROGATORIA: FISSAZIONE DI UN TERMINE PER ACCETTARE O RINUNCIARE ALL’EREDITÀ 

L’actio interrogatoria è uno strumento utile per sbloccare situazioni di incertezza nella gestione di un’eredità, ma richiede attenzione e prudenza. Per il chiamato all’eredità, è fondamentale agire tempestivamente e con consapevolezza, valutando l’opportunità di accettare, rinunciare o accettare con beneficio di inventario. Per gli altri interessati, questa azione rappresenta una garanzia di chiarezza e tutela dei propri diritti nella successione.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

Di seguito  la tabella di ripartizione delle quote ereditarie.

Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina relativa al Diritto Successorio.

Foto Agenzia Liverani