La tassa di successione ereditaria è un’imposta che viene applicata in Italia quando si trasferisce il patrimonio di una persona deceduta ai suoi eredi o legatari. La successione ereditaria riguarda la divisione e l’assegnazione dei beni del defunto tra i soggetti legittimati a ricevere l’eredità, e le tasse di successione sono dovute in base al valore dei beni trasferiti e al grado di parentela tra il defunto e l’erede.
In questo articolo, esploreremo cosa sono le tasse di successione, chi deve pagarle, come si calcolano, e quali sono le esenzioni e le agevolazioni previste dalla normativa italiana.
COS’È LA TASSA DI SUCCESSIONE?
La tassa di successione è un’imposta diretta applicata sul trasferimento di beni e diritti che costituiscono l’eredità di una persona defunta. Viene introdotta quando l’eredità viene formalmente accettata, e deve essere pagata entro determinati termini dalla dichiarazione di successione. I beni che fanno parte dell’eredità possono includere:
- Immobili e terreni.
- Conti bancari e titoli.
- Quote societarie.
- Gioielli, opere d’arte, automobili e altri beni mobili.
La tassa di successione viene calcolata in base al valore complessivo dell’eredità, e varia a seconda del grado di parentela tra il defunto e gli eredi o legatari.
CHI DEVE PAGARE LA TASSA DI SUCCESSIONE?
Gli eredi e i legatari sono coloro che devono sostenere il costo della tassa di successione. L’obbligo di pagamento sorge al momento dell’accettazione dell’eredità, che può essere espressa (con atto formale) o tacita (ad esempio, attraverso l’uso dei beni ereditari).
Ogni erede è tenuto a pagare la propria quota dell’imposta di successione in proporzione alla parte di eredità ricevuta. In pratica, se più eredi partecipano alla successione, ognuno sarà responsabile di una porzione dell’imposta, calcolata in base alla quota ereditaria assegnata.
ALIQUOTE E FRANCHIGIE DELLA TASSA DI SUCCESSIONE
Le aliquote della tassa di successione variano in base al grado di parentela tra il defunto e gli eredi o legatari. Inoltre, esistono franchigie, ovvero soglie entro le quali non si paga alcuna imposta, che dipendono anch’esse dal legame di parentela.
ALIQUOTE PRINCIPALI E RELATIVE FRANCHIGIE
- Coniuge e parenti in linea diretta (figli, genitori, nipoti):
- Aliquota: 4%.
- Franchigia: 1.000.000 € per ciascun erede. Se l’eredità ricevuta da ciascun erede è inferiore a 1 milione di euro, non si paga l’imposta. La franchigia si applica a ogni singolo beneficiario.
- Fratelli e sorelle:
- Aliquota: 6%.
- Franchigia: 100.000 €. Se il valore dell’eredità per ciascun erede non supera questa soglia, non si paga l’imposta.
- Altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini collaterali fino al terzo grado:
- Aliquota: 6%.
- Franchigia: Non prevista, l’imposta si applica su tutto il valore dell’eredità ricevuta.
- Tutti gli altri soggetti (estranei o parenti oltre il quarto grado):
- Aliquota: 8%.
- Franchigia: Non prevista, l’imposta si applica su tutto il valore dell’eredità ricevuta.
Queste aliquote si applicano alla parte di eredità che supera le franchigie previste. Ad esempio, se un figlio riceve un’eredità del valore di 1.500.000 €, pagherà il 4% di tassa solo sulla parte eccedente la franchigia, cioè su 500.000 €.
FRANCHIGIA PER EREDI DISABILI
Per gli eredi con disabilità grave, la franchigia è particolarmente elevata, pari a 1.500.000 €, a prescindere dal grado di parentela con il defunto.
DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE
Per avviare il processo di calcolo e pagamento della tassa di successione, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Questo documento elenca i beni e i diritti che fanno parte dell’eredità, nonché i soggetti coinvolti nella successione.
SCADENZA DELLA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso. Se non viene presentata entro questo termine, possono essere applicate sanzioni.
La dichiarazione deve includere:
- L’elenco dei beni mobili e immobili facenti parte del patrimonio ereditario.
- I debiti del defunto, che possono essere dedotti dall’imponibile.
- Le quote spettanti a ciascun erede.
ESONERO DALLA TASSA DI SUCCESSIONE
In alcuni casi, l’eredità può non essere soggetta alla tassa di successione. Ecco alcune delle situazioni in cui non è dovuta l’imposta:
- Trasferimento di beni immobili tra parenti in linea diretta, purché l’immobile sia adibito a prima casa dall’erede. In questo caso, si è esenti dall’imposta ipotecaria e catastale, ma è comunque dovuta una somma fissa di 200 euro per ciascuna delle due imposte.
- Se l’eredità non supera le franchigie previste dalla legge, non si applica alcuna tassa.
Tuttavia, anche se non è dovuta l’imposta di successione, è possibile che vengano richieste imposte ipotecarie e catastali sui beni immobili ereditati, generalmente in misura proporzionale (2% e 1%) rispetto al valore catastale dell’immobile.
CALCOLO DELLE IMPOSTE SU IMMOBILI E ALTRI BENI
Per calcolare la tassa di successione, bisogna determinare il valore complessivo dell’eredità. Il calcolo include vari beni, tra cui:
- Immobili: Il valore degli immobili viene determinato in base al valore catastale, che spesso è inferiore al valore di mercato.
- Conti bancari e titoli: Si includono anche i saldi di conti correnti, depositi e titoli finanziari appartenenti al defunto.
- Quote di società: In base al tipo di partecipazione e al valore delle azioni o quote.
Gli eventuali debiti del defunto, come mutui o finanziamenti, possono essere detratti dal valore complessivo dell’eredità, riducendo l’importo su cui si calcolano le tasse.
PAGAMENTI E SANZIONI
Una volta determinato l’importo della tassa di successione, questa deve essere pagata all’Agenzia delle Entrate. È possibile pagare in un’unica soluzione o richiedere una rateizzazione, purché non si superino determinati limiti.
In caso di ritardo nel pagamento o mancata dichiarazione di successione, l’Agenzia delle Entrate può applicare sanzioni e interessi di mora. Le sanzioni variano in base al tempo trascorso e alla gravità dell’inadempimento.
TASSE DI SUCCESSIONE EREDITARIA
La tassa di successione è un aspetto fondamentale da considerare quando si gestisce un’eredità. Capire come funziona l’imposta, conoscere le aliquote applicabili e le franchigie può aiutare a evitare sorprese e pianificare al meglio la divisione del patrimonio ereditato.
Rivolgersi a un notaio o a un professionista specializzato in diritto successorio può essere utile per gestire correttamente tutte le pratiche, dalla presentazione della dichiarazione di successione al calcolo e pagamento delle tasse. In questo modo, si possono evitare errori e garantire una corretta gestione dell’eredità secondo le norme vigenti.
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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo
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Foto Agenzia Liverani