Il pignoramento presso terzi è una procedura esecutiva che consente a un creditore di soddisfare il proprio credito attraverso i beni o i diritti che il debitore possiede presso terze persone. Il pignoramento presso terzi e successione possono intrecciarsi, creando situazioni complesse quando il debitore o il creditore è coinvolto in una successione ereditaria.

COS’È IL PIGNORAMENTO PRESSO TERZI?

Il pignoramento presso terzi è una forma di esecuzione forzata disciplinata dal Codice di Procedura Civile italiano (artt. 543-554 c.p.c.). Si verifica quando il creditore agisce su beni del debitore che sono in possesso o nella disponibilità di un terzo, ad esempio:

  • Somme di denaro depositate su conti correnti bancari.
  • Stipendi o pensioni.
  • Crediti vantati dal debitore nei confronti di altri soggetti.

La procedura prevede che il creditore notifichi un atto di pignoramento sia al debitore sia al terzo (es. banca o datore di lavoro), congelando i beni o i crediti pignorati fino alla decisione del giudice.

 

COLLEGAMENTO TRA PIGNORAMENTO PRESSO TERZI E SUCCESSIONE

DEBITORE DECEDUTO

Quando il debitore muore, il suo patrimonio, inclusi i debiti, si trasferisce agli eredi. Se il debitore era oggetto di un pignoramento presso terzi prima della morte, la procedura esecutiva può proseguire nei confronti degli eredi, che subentrano nella posizione giuridica del defunto.

  • Prosecuzione del Pignoramento:
    Se l’atto di pignoramento è stato notificato al terzo prima della morte del debitore, la procedura non si interrompe. Gli eredi possono essere chiamati a rispondere del debito entro i limiti della loro quota ereditaria.
  • Accettazione con Beneficio d’Inventario:
    Gli eredi possono tutelarsi accettando l’eredità con beneficio d’inventario, separando il patrimonio del defunto dal proprio. In questo caso, risponderanno dei debiti solo con i beni ereditati e non con il loro patrimonio personale.

CREDITORE DECEDUTO

Se il creditore muore, i suoi eredi subentrano nel diritto di credito e nella possibilità di proseguire il pignoramento presso terzi avviato dal defunto.

  • Successione del Diritto di Credito:
    Gli eredi del creditore possono richiedere al giudice la continuazione della procedura esecutiva, ottenendo il pagamento del credito attraverso il pignoramento.

 

ESEMPI DI PIGNORAMENTO PRESSO TERZI E SUCCESSIONE

  1. Pignoramento del Conto Corrente di un Debitore Deceduto
    Un creditore ha avviato un pignoramento presso terzi sul conto corrente di un debitore. Dopo la morte del debitore:
    • Gli eredi accettano l’eredità con beneficio d’inventario.
    • Il creditore può proseguire l’azione esecutiva, ma solo entro il valore dei beni ereditati.
  2. Pignoramento dello Stipendio del Debitore
    Se il debitore decede durante una procedura di pignoramento dello stipendio, il creditore può rivolgersi agli eredi per soddisfare il proprio credito, proporzionandolo alle quote ereditarie accettate.
  3. Credito del Deceduto Oggetto di Pignoramento
    Un defunto vantava un credito nei confronti di un terzo, che era stato pignorato da un creditore. Gli eredi del defunto subentrano nel diritto di credito, ma il pignoramento presso terzi impedisce loro di disporne fino alla definizione della procedura.

 

TUTELE PER GLI EREDI

RINUNCIA ALL’EREDITÀ

Se il debito del defunto è particolarmente elevato, gli eredi possono scegliere di rinunciare all’eredità. Con la rinuncia, non subentrano nei debiti e non sono coinvolti nelle procedure di pignoramento.

BENEFICIO D’INVENTARIO

L’accettazione con beneficio d’inventario è la soluzione più sicura per tutelarsi. Permette agli eredi di limitare la responsabilità ai beni ereditati, evitando che i propri beni personali siano coinvolti.

CONTESTAZIONE DEL PIGNORAMENTO

Gli eredi possono opporsi al pignoramento presso terzi se ritengono che:

  • Il credito non sia più esigibile.
  • Il pignoramento riguardi beni estranei all’eredità.

ASPETTI PROCEDURALI DEL PIGNORAMENTO PRESSO TERZI E SUCCESSIONE

  1. Notifica agli Eredi
    In caso di morte del debitore, il creditore deve notificare agli eredi la prosecuzione del pignoramento, indicando chiaramente la loro qualità di successori.
  2. Inventario dei Beni
    Gli eredi che accettano con beneficio d’inventario devono redigere un inventario dei beni ereditati per determinare l’ammontare delle passività.
  3. Prosecuzione Giudiziale
    Il creditore o gli eredi del creditore possono chiedere al giudice di continuare il procedimento esecutivo, fornendo la documentazione relativa alla successione.

 

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI E SUCCESSIONE

Il pignoramento presso terzi e successione possono intrecciarsi in modi complessi, creando situazioni che richiedono una gestione attenta e tempestiva. Gli eredi devono valutare con attenzione la situazione patrimoniale del defunto prima di accettare l’eredità, scegliendo tra accettazione pura, beneficio d’inventario o rinuncia. Per tutelare i propri interessi, sia i creditori sia gli eredi possono avvalersi del supporto di un avvocato o di un notaio esperto in diritto successorio e procedure esecutive. Un approccio informato e consapevole è essenziale per evitare errori e garantire una gestione efficace del patrimonio e dei debiti ereditari.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

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Foto Agenzia Liverani