Il divorzio segna la fine del matrimonio e comporta non solo la cessazione del vincolo coniugale, ma anche la necessità di regolare la divisione del patrimonio accumulato durante la vita matrimoniale. La divisione dei beni nel divorzio può essere fonte di conflitti tra gli ex coniugi, specialmente se vi sono beni di valore, immobili e attività economiche condivise.

REGIME PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA E DIVISIONE DEI BENI NEL DIVORZIO

La ripartizione dei beni in caso di divorzio dipende dal regime patrimoniale scelto dai coniugi al momento del matrimonio. In Italia, esistono due regimi patrimoniali principali:

  • Comunione dei beni
  • Separazione dei beni

Vediamo nel dettaglio come funzionano e quali conseguenze comportano nella divisione patrimoniale.

COMUNIONE DEI BENI

Se i coniugi non hanno scelto un regime patrimoniale specifico al momento del matrimonio, automaticamente si applica la comunione dei beni (art. 177 c.c.). In questo caso, tutti i beni acquistati dopo il matrimonio sono di proprietà congiunta e, in caso di divorzio, devono essere divisi equamente tra i coniugi.Rientrano nella comunione:

  •  Immobili acquistati durante il matrimonio
  •  Conti bancari e risparmi accumulati dopo il matrimonio
  • Redditi derivanti da attività lavorative e imprese avviate insieme
  • Autovetture e altri beni mobili registrati

Non fanno parte della comunione e restano di proprietà esclusiva di un coniuge:

  • Beni ricevuti in eredità o donazione
  • Beni acquistati prima del matrimonio
  • Risarcimenti per danni personali
  • Oggetti di uso strettamente personale (vestiti, gioielli, ecc.)

In caso di divorzio, i beni in comunione legale vengono divisi al 50% tra i coniugi, indipendentemente dal contributo economico di ciascuno.

SEPARAZIONE DEI BENI

Se al momento del matrimonio i coniugi hanno optato per la separazione dei beni, ciascun coniuge mantiene la proprietà esclusiva di ciò che ha acquistato a proprio nome.

Rientrano nella separazione:

  • Ogni coniuge possiede solo ciò che ha acquistato con il proprio reddito
  • I conti bancari restano separati
  • Gli immobili sono intestati solo al coniuge che li ha acquistati

La separazione dei beni semplifica la divisione patrimoniale in caso di divorzio, poiché ciascun coniuge mantiene ciò che è a lui intestato. Tuttavia, se uno dei due coniugi ha contribuito economicamente all’acquisto di un bene intestato all’altro, può chiedere il rimborso del proprio contributo in sede giudiziale.

 

COME AVVIENE LA DIVISIONE DEI BENI NEL DIVORZIO?

In caso di divorzio, i beni vengono divisi secondo precise regole che dipendono dal regime patrimoniale adottato e dalla natura dei beni in questione.

DIVISIONE DEGLI IMMOBILI

  • Se l’immobile è in comunione dei beni, viene diviso al 50% tra i coniugi.
  • Se l’immobile è intestato a uno solo dei coniugi, resta di sua proprietà, salvo eventuali rivendicazioni economiche dell’altro coniuge per contributi versati.
  • Se l’immobile è cointestato, i coniugi possono:
    • Vendere l’immobile e dividere il ricavato
    • Assegnarlo a uno dei due con il pagamento di una somma di compensazione
    • Chiedere la divisione giudiziale, che può portare alla vendita forzata

Un aspetto fondamentale riguarda la casa coniugale: in caso di figli minori o non autosufficienti, il giudice può assegnarla al genitore con cui i figli vivono stabilmente, anche se non ne è il proprietario.

DIVISIONE DEI CONTI BANCARI E RISPARMI

  • Se il conto bancario è cointestato, le somme devono essere divise equamente.
  • Se il conto è intestato a uno solo dei coniugi, il denaro resta suo, a meno che non si dimostri che sia frutto di risparmi comuni.

DIVISIONE DELLE AZIENDE E DELLE QUOTE SOCIETARIE

Se uno dei coniugi possiede un’impresa, questa non rientra nella comunione dei beni, salvo che sia stata creata durante il matrimonio con il contributo economico di entrambi i coniugi. In tal caso, l’ex coniuge può chiedere una quota della società o un risarcimento economico.

 

ASSEGNAZIONE DELLA CASA CONIUGALE

La casa familiare è uno degli elementi più delicati nella divisione dei beni. In presenza di figli minori, il giudice può assegnare l’immobile al genitore affidatario per garantire stabilità ai figli, anche se l’immobile è di proprietà dell’altro coniuge. Se non ci sono figli, l’immobile viene diviso in base al titolo di proprietà:

  • Se è in comunione dei beni, si divide al 50%.
  • Se è di proprietà di uno solo dei coniugi, l’altro deve lasciarlo.

 

DIVISIONE DEI DEBITI

I debiti contratti durante il matrimonio seguono il regime patrimoniale scelto:

  • In comunione dei beni, i debiti accumulati per esigenze familiari sono divisi tra i coniugi.
  • In separazione dei beni, ciascun coniuge risponde solo dei debiti a lui intestati.

 

ACCORDO TRA I CONIUGI O DECISIONE DEL GIUDICE

La divisione dei beni può avvenire in due modi:

  • Accordo consensuale: i coniugi stabiliscono in modo amichevole come dividere i beni e formalizzano l’accordo davanti al giudice.
  • Decisione del tribunale: se non c’è accordo, il giudice deciderà in base alla legge e alle prove presentate dalle parti.

 

DIVISIONE DEI BENI NEL DIVORZIO

La divisione dei beni in caso di divorzio è un passaggio complesso che dipende dal regime patrimoniale scelto, dalla natura dei beni e dalla presenza di figli. Per evitare conflitti e lunghe battaglie legali, è consigliabile trovare un accordo tra le parti o rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia per tutelare i propri interessi.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina relativa al Diritto di famiglia e dei minori.

Foto Agenzia Liverani