La separazione per tradimento è una delle cause più frequenti di separazione con addebito in Italia. Il tradimento coniugale, se dimostrato, può portare a conseguenze legali significative per il coniuge infedele, incidendo su vari aspetti, come il diritto all’assegno di mantenimento e le spese legali.
TRADIMENTO E SEPARAZIONE: QUADRO NORMATIVO
L’art. 143 del Codice Civile stabilisce che il matrimonio impone ai coniugi l’obbligo reciproco di fedeltà. La violazione di tale obbligo può costituire causa di separazione con addebito, ovvero una separazione in cui viene riconosciuta una responsabilità diretta nella rottura del matrimonio.
TRADIMENTO E SEPARAZIONE CON ADDEBITO
Se uno dei coniugi riesce a dimostrare che il tradimento è stato la causa principale della crisi coniugale, può chiedere al giudice di addebitare la separazione all’altro coniuge. Per ottenere l’addebito, è necessario provare che:
- Il tradimento è avvenuto prima della rottura della convivenza.
- Il comportamento infedele ha causato un’intollerabilità della convivenza.
Se invece il matrimonio era già in crisi prima del tradimento, il giudice potrebbe non concedere l’addebito, ritenendo che l’infedeltà sia una conseguenza e non la causa della separazione.
PROVE DEL TRADIMENTO NELLA SEPARAZIONE
Dimostrare l’infedeltà coniugale in tribunale può non essere semplice. La giurisprudenza accetta diverse tipologie di prove, tra cui:
- Messaggi, email o chat che dimostrino una relazione extraconiugale.
- Testimonianze di persone che abbiano assistito a comportamenti compromettenti.
- Indagini private, come le prove raccolte da un investigatore privato.
- Foto o video che attestino un comportamento inequivocabile.
UTILIZZO DI PROVE DIGITALI NELLA SEPARAZIONE PER TRADIMENTO
Le moderne tecnologie offrono strumenti utili per raccogliere prove di infedeltà. Tuttavia, è importante sapere che:
- Le conversazioni private ottenute senza il consenso dell’altra parte potrebbero non essere ammesse come prova.
- Le prove raccolte con violazioni della privacy (ad esempio, accesso non autorizzato a un telefono o a un account privato) possono essere contestate in giudizio.
Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto prima di presentare qualsiasi prova in tribunale.
CONSEGUENZE GIURIDICHE DELLA SEPARAZIONE PER TRADIMENTO
Se il giudice riconosce l’addebito della separazione per infedeltà, il coniuge traditore può subire importanti conseguenze giuridiche.
PERDITA DEL DIRITTO ALL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO
L’art. 156 del Codice Civile stabilisce che il coniuge cui viene addebitata la separazione non ha diritto all’assegno di mantenimento. Questo significa che:
- Se il coniuge infedele era economicamente più debole, non potrà chiedere un assegno di mantenimento.
- Se era l’altro coniuge a dover versare un assegno, potrebbe essere esonerato dall’obbligo.
Tuttavia, il coniuge infedele mantiene il diritto agli alimenti, se versa in stato di bisogno.
EFFETTI SULLA DIVISIONE DEL PATRIMONIO
Il tradimento non incide direttamente sulla divisione dei beni, poiché questa segue le regole generali della separazione:
- Comunione dei beni: tutto ciò che è stato acquistato durante il matrimonio viene diviso in parti uguali.
- Separazione dei beni: ogni coniuge mantiene ciò che ha acquistato a proprio nome.
Solo in casi eccezionali, l’infedeltà può incidere sulla divisione del patrimonio, ad esempio se il coniuge traditore ha dilapidato i beni della famiglia per mantenere una relazione extraconiugale.
INCIDENZA SULL’AFFIDAMENTO DEI FIGLI
L’infedeltà di un genitore non incide sull’affidamento dei figli, a meno che il comportamento dell’adultero non sia stato lesivo per i minori. Ad esempio, il giudice potrebbe valutare:
- Se il genitore ha trascurato i figli a causa della relazione extraconiugale.
- Se ha introdotto prematuramente il nuovo partner nella vita dei minori, causando loro disagi psicologici.
Nei casi più gravi, il giudice potrebbe limitare il diritto di visita del genitore infedele.
DIFFERENZA TRA SEPARAZIONE PER TRADIMENTO E DIVORZIO
La separazione non scioglie definitivamente il matrimonio, ma consente ai coniugi di vivere separati. Dopo la separazione, i coniugi possono:
- Riconciliarsi e riprendere la convivenza.
- Chiedere il divorzio, trascorsi almeno 6 mesi dalla separazione consensuale o 12 mesi dalla separazione giudiziale.
Con il divorzio, il matrimonio viene sciolto definitivamente e il coniuge infedele perde ogni diritto successorio nei confronti dell’ex coniuge.
GIURISPRUDENZA SULLA SEPARAZIONE PER TRADIMENTO
I tribunali italiani hanno affrontato numerosi casi di separazione per tradimento, stabilendo importanti principi giuridici.
Ecco alcune sentenze rilevanti:
- Cassazione Civile, Sez. I, Sentenza n. 16859/2015: ha stabilito che l’infedeltà non comporta automaticamente l’addebito, se il matrimonio era già in crisi prima del tradimento.
- Cassazione Civile, Sez. VI, Sentenza n. 3923/2018: ha confermato che il tradimento virtuale (es. chat online) può costituire causa di addebito, se ha provocato una crisi coniugale.
- Cassazione Civile, Sez. I, Sentenza n. 7998/2014: ha ribadito che il coniuge infedele perde il diritto al mantenimento, ma conserva il diritto agli alimenti in caso di necessità.
SEPARAZIONE PER TRADIMENTO
La separazione per tradimento è un procedimento delicato che può avere conseguenze importanti sul piano economico e giuridico. Se sospetti un tradimento e desideri valutare la possibilità di ottenere la separazione con addebito, rivolgiti a un avvocato esperto per ottenere una consulenza personalizzata e far valere i tuoi diritti nel miglior modo possibile.
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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.
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Foto Agenzia Liverani