La separazione consensuale è una soluzione che permette alle coppie di separarsi in modo pacifico e collaborativo, riducendo al minimo conflitti e costi legali. Rispetto alla separazione giudiziale, che implica un processo legale più lungo e potenzialmente conflittuale, la separazione consensuale consente ai coniugi di concordare le condizioni della separazione e di presentare un accordo comune davanti al giudice o al mediatore.
COS’È LA SEPARAZIONE CONSENSUALE?
La separazione consensuale è una procedura che consente a entrambi i coniugi di concordare e stabilire insieme i termini della separazione, come l’assegnazione della casa coniugale, l’affidamento dei figli, e l’eventuale assegno di mantenimento. È una strada basata sul consenso reciproco, che permette di evitare controversie giudiziarie e di arrivare a un accordo rispettoso per entrambe le parti.
VANTAGGI DELLA SEPARAZIONE CONSENSUALE
Optare per una separazione consensuale ha molti vantaggi, sia pratici che emotivi:
- Rapidità della Procedura – A differenza della separazione giudiziale, che può richiedere anni, la separazione consensuale è molto più rapida. Solitamente, la procedura si conclude in pochi mesi.
- Minori Costi Legali – Riducendo la necessità di processi e udienze, i costi legali della separazione consensuale sono nettamente inferiori rispetto a quelli di una separazione giudiziale.
- Minori Conflitti – Essendo basata su un accordo comune, la separazione consensuale limita i conflitti, contribuendo a mantenere un clima più sereno, specialmente importante se ci sono figli coinvolti.
- Maggiore Flessibilità – I coniugi possono personalizzare l’accordo in base alle loro specifiche esigenze e priorità, stabilendo insieme modalità e condizioni adeguate per tutti.
COME FUNZIONA LA PROCEDURA DELLA SEPARAZIONE CONSENSUALE
La procedura per ottenere una separazione consensuale segue diversi passaggi, a seconda del contesto e delle modalità scelte:
- Accordo tra i Coniugi – Il primo passo è un accordo preliminare tra i coniugi. In questa fase, si discutono e definiscono i termini principali della separazione: affidamento dei figli, modalità di visita, eventuali contributi economici, gestione dei beni e dell’abitazione.
- Assistenza di un Avvocato – Sebbene non obbligatorio, è consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia, che possa assistere le parti nella redazione di un accordo equilibrato e conforme alla legge.
- Presentazione dell’Accordo al Tribunale o all’Ufficio del Comune – Una volta definito, l’accordo viene presentato in tribunale o, in alcuni casi, presso l’Ufficio dello Stato Civile del Comune:
- In Tribunale – L’accordo viene sottoposto al giudice, che verifica che i termini siano equi e tutelino eventuali figli minori o incapaci. Se non vi sono irregolarità, il giudice ratifica l’accordo e dichiara i coniugi separati.
- In Comune – Dal 2014, in caso di assenza di figli minori o di figli maggiorenni non autosufficienti, la separazione consensuale può essere eseguita anche in Comune, di fronte all’Ufficiale di Stato Civile, senza la necessità di ricorrere al tribunale.
- Omologa della Separazione – Il giudice o l’Ufficiale di Stato Civile, dopo aver verificato la correttezza dell’accordo, emette un decreto di omologa, ovvero l’autorizzazione che rende ufficiale la separazione consensuale.
ACCORDI PER L’AFFIDAMENTO E IL MANTENIMENTO DEI FIGLI
In presenza di figli minori, la separazione consensuale richiede particolare attenzione agli accordi sull’affidamento, sulla residenza e sul mantenimento. È essenziale che gli accordi rispettino l’interesse primario dei figli, favorendo una gestione condivisa delle responsabilità genitoriali.
- Affidamento Condiviso – In molti casi, l’affidamento condiviso è preferibile, poiché permette ai figli di mantenere rapporti equilibrati con entrambi i genitori.
- Mantenimento – L’accordo deve specificare l’eventuale assegno di mantenimento per i figli, stabilendo una cifra proporzionata alle capacità economiche del coniuge obbligato e ai bisogni dei figli.
QUALI DOCUMENTI SONO NECESSARI PER LA SEPARAZIONE CONSENSUALE?
Per avviare una procedura di separazione consensuale, occorrono alcuni documenti fondamentali:
- Certificato di matrimonio e stato di famiglia
- Accordi scritti sugli aspetti patrimoniali, sull’affidamento e sul mantenimento dei figli
- Documenti economici che dimostrino la situazione patrimoniale e reddituale dei coniugi (dichiarazioni dei redditi, estratti conto bancari, ecc.)
COSA FARE IN CASO DI DISACCORDI?
Se durante la procedura emergono disaccordi su aspetti fondamentali (come l’affidamento dei figli o l’assegno di mantenimento), è possibile rivolgersi a un mediatore familiare. La mediazione familiare è un’opportunità per risolvere eventuali conflitti, aiutando i coniugi a trovare un compromesso che rispetti le necessità di tutti.
QUANDO LA SEPARAZIONE CONSENSUALE NON È POSSIBILE
In alcuni casi, la separazione consensuale non è praticabile, ad esempio se:
- Uno dei due coniugi non è d’accordo sui termini della separazione.
- Vi sono situazioni di conflittualità marcata o di violenza domestica.
In tali circostanze, si dovrà procedere con una separazione giudiziale, una strada più lunga e complessa, che richiede l’intervento del tribunale per la risoluzione delle controversie.
SEPARAZIONE CONSENSUALE
La separazione consensuale è una soluzione pratica e pacifica per i coniugi che desiderano interrompere la loro vita coniugale senza conflitti eccessivi, e con il massimo rispetto per le esigenze di eventuali figli. Affidarsi a un avvocato esperto e adottare un approccio collaborativo possono fare la differenza, aiutando a raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti in tempi rapidi e con minori costi legali.
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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.
Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina relativa al Diritto di famiglia e dei minori.
Foto Agenzia Liverani