La separazione consensuale è una soluzione che permette alle coppie di separarsi in modo pacifico e collaborativo, riducendo al minimo conflitti e costi legali. Rispetto alla separazione giudiziale, che implica un processo legale più lungo e potenzialmente conflittuale, la separazione consensuale consente ai coniugi di concordare le condizioni della separazione e di presentare un accordo comune davanti al giudice o al mediatore.

COS’È LA SEPARAZIONE CONSENSUALE?

La separazione consensuale è una procedura che consente a entrambi i coniugi di concordare e stabilire insieme i termini della separazione, come l’assegnazione della casa coniugale, l’affidamento dei figli, e l’eventuale assegno di mantenimento. È una strada basata sul consenso reciproco, che permette di evitare controversie giudiziarie e di arrivare a un accordo rispettoso per entrambe le parti.

 

VANTAGGI DELLA SEPARAZIONE CONSENSUALE

Optare per una separazione consensuale ha molti vantaggi, sia pratici che emotivi:

  1. Rapidità della Procedura – A differenza della separazione giudiziale, che può richiedere anni, la separazione consensuale è molto più rapida. Solitamente, la procedura si conclude in pochi mesi.
  2. Minori Costi Legali – Riducendo la necessità di processi e udienze, i costi legali della separazione consensuale sono nettamente inferiori rispetto a quelli di una separazione giudiziale.
  3. Minori Conflitti – Essendo basata su un accordo comune, la separazione consensuale limita i conflitti, contribuendo a mantenere un clima più sereno, specialmente importante se ci sono figli coinvolti.
  4. Maggiore Flessibilità – I coniugi possono personalizzare l’accordo in base alle loro specifiche esigenze e priorità, stabilendo insieme modalità e condizioni adeguate per tutti.

 

COME FUNZIONA LA PROCEDURA DELLA SEPARAZIONE CONSENSUALE

La procedura per ottenere una separazione consensuale segue diversi passaggi, a seconda del contesto e delle modalità scelte:

  1. Accordo tra i Coniugi – Il primo passo è un accordo preliminare tra i coniugi. In questa fase, si discutono e definiscono i termini principali della separazione: affidamento dei figli, modalità di visita, eventuali contributi economici, gestione dei beni e dell’abitazione.
  2. Assistenza di un Avvocato – Sebbene non obbligatorio, è consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia, che possa assistere le parti nella redazione di un accordo equilibrato e conforme alla legge.
  3. Presentazione dell’Accordo al Tribunale o all’Ufficio del Comune – Una volta definito, l’accordo viene presentato in tribunale o, in alcuni casi, presso l’Ufficio dello Stato Civile del Comune:
    • In Tribunale – L’accordo viene sottoposto al giudice, che verifica che i termini siano equi e tutelino eventuali figli minori o incapaci. Se non vi sono irregolarità, il giudice ratifica l’accordo e dichiara i coniugi separati.
    • In Comune – Dal 2014, in caso di assenza di figli minori o di figli maggiorenni non autosufficienti, la separazione consensuale può essere eseguita anche in Comune, di fronte all’Ufficiale di Stato Civile, senza la necessità di ricorrere al tribunale.
  4. Omologa della Separazione – Il giudice o l’Ufficiale di Stato Civile, dopo aver verificato la correttezza dell’accordo, emette un decreto di omologa, ovvero l’autorizzazione che rende ufficiale la separazione consensuale.

 

ACCORDI PER L’AFFIDAMENTO E IL MANTENIMENTO DEI FIGLI

In presenza di figli minori, la separazione consensuale richiede particolare attenzione agli accordi sull’affidamento, sulla residenza e sul mantenimento. È essenziale che gli accordi rispettino l’interesse primario dei figli, favorendo una gestione condivisa delle responsabilità genitoriali.

  • Affidamento Condiviso – In molti casi, l’affidamento condiviso è preferibile, poiché permette ai figli di mantenere rapporti equilibrati con entrambi i genitori.
  • Mantenimento – L’accordo deve specificare l’eventuale assegno di mantenimento per i figli, stabilendo una cifra proporzionata alle capacità economiche del coniuge obbligato e ai bisogni dei figli.

 

QUALI DOCUMENTI SONO NECESSARI PER LA SEPARAZIONE CONSENSUALE?

Per avviare una procedura di separazione consensuale, occorrono alcuni documenti fondamentali:

  • Certificato di matrimonio e stato di famiglia
  • Accordi scritti sugli aspetti patrimoniali, sull’affidamento e sul mantenimento dei figli
  • Documenti economici che dimostrino la situazione patrimoniale e reddituale dei coniugi (dichiarazioni dei redditi, estratti conto bancari, ecc.)

 

COSA FARE IN CASO DI DISACCORDI?

Se durante la procedura emergono disaccordi su aspetti fondamentali (come l’affidamento dei figli o l’assegno di mantenimento), è possibile rivolgersi a un mediatore familiare. La mediazione familiare è un’opportunità per risolvere eventuali conflitti, aiutando i coniugi a trovare un compromesso che rispetti le necessità di tutti.

 

QUANDO LA SEPARAZIONE CONSENSUALE NON È POSSIBILE

In alcuni casi, la separazione consensuale non è praticabile, ad esempio se:

  • Uno dei due coniugi non è d’accordo sui termini della separazione.
  • Vi sono situazioni di conflittualità marcata o di violenza domestica.

In tali circostanze, si dovrà procedere con una separazione giudiziale, una strada più lunga e complessa, che richiede l’intervento del tribunale per la risoluzione delle controversie.

 

SEPARAZIONE CONSENSUALE

La separazione consensuale è una soluzione pratica e pacifica per i coniugi che desiderano interrompere la loro vita coniugale senza conflitti eccessivi, e con il massimo rispetto per le esigenze di eventuali figli. Affidarsi a un avvocato esperto e adottare un approccio collaborativo possono fare la differenza, aiutando a raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti in tempi rapidi e con minori costi legali.

 

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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.

Per conoscere i servizi che si offrono, di seguito il link alla pagina relativa al Diritto di famiglia e dei minori.

Foto Agenzia Liverani