L’affidamento esclusivo è un’eccezione alla regola generale dell’affidamento condiviso e viene concesso solo quando uno dei genitori risulta inadeguato a prendersi cura del figlio. Questa misura tutela il minore da situazioni di pregiudizio, garantendogli una crescita equilibrata e serena con il genitore ritenuto più idoneo.
COS’È L’AFFIDAMENTO ESCLUSIVO?
L’affidamento esclusivo è una forma di affidamento dei figli in cui la responsabilità genitoriale viene attribuita a un solo genitore, che prende tutte le decisioni fondamentali sulla vita del minore senza dover ottenere il consenso dell’altro genitore. Questo non significa che il genitore escluso perda del tutto il diritto di visita o la responsabilità genitoriale, ma il suo ruolo viene fortemente limitato. L’affidamento esclusivo può essere richiesto solo in casi eccezionali e deve essere dimostrato che l’altro genitore sia inadatto, dannoso o assente nella vita del minore.
DIFFERENZE TRA AFFIDAMENTO CONDIVISO ED ESCLUSIVO
L’affidamento esclusivo si distingue nettamente dall’affidamento condiviso, che rappresenta la norma generale. Vediamo le principali differenze:
| Aspetto | Affidamento Condiviso | Affidamento Esclusivo |
|---|---|---|
| Ruolo dei genitori | Entrambi i genitori partecipano alle decisioni importanti | Un solo genitore prende le decisioni fondamentali |
| Responsabilità | Condivisa | Esclusiva per un solo genitore |
| Diritto di visita | Equamente distribuito tra i genitori | Limitato per il genitore non affidatario |
| Motivazione | Regola generale | Solo in caso di gravi inadeguatezze del genitore |
| Obbligo di mantenimento | Proporzionato tra i genitori | Il genitore non affidatario deve versare un assegno di mantenimento |
L’affidamento esclusivo viene concesso solo se la permanenza con entrambi i genitori potrebbe danneggiare il minore o se uno dei due si dimostra disinteressato, irresponsabile o pericoloso.
QUANDO PUÒ ESSERE CONCESSO L’AFFIDAMENTO ESCLUSIVO?
Secondo l’articolo 337-quater del Codice Civile, il giudice può disporre l’affidamento esclusivo se l’affidamento condiviso risulta contrario all’interesse del minore. Le principali motivazioni che possono portare all’affidamento esclusivo sono:
✅ Violenza domestica o maltrattamenti
Se uno dei genitori ha avuto comportamenti violenti, sia verso il figlio che verso l’altro genitore, l’affidamento esclusivo viene concesso per proteggere il minore.
✅ Abuso di alcol o sostanze stupefacenti
Se un genitore ha problemi di dipendenza che lo rendono inaffidabile, il giudice può limitare il suo ruolo educativo.
✅ Disinteresse verso il figlio
Se uno dei genitori non partecipa alla vita del figlio, non paga il mantenimento o non si prende cura delle sue esigenze, può essere dichiarato non idoneo all’affidamento.
✅ Condizioni di vita inadeguate
Se un genitore vive in una condizione di precarietà estrema (es. assenza di una casa stabile, mancanza di reddito minimo per sostenere il figlio), il giudice può ritenere più idoneo l’altro genitore.
✅ Manipolazione psicologica del figlio
Se uno dei genitori ostacola il rapporto del minore con l’altro (alienazione parentale), può perdere l’affidamento.
Il giudice valuta sempre l’interesse superiore del minore, analizzando le prove fornite dai genitori, i rapporti dei servizi sociali e, se necessario, ascoltando il bambino stesso.
QUALI DIRITTI MANTIENE IL GENITORE NON AFFIDATARIO?
Anche se il minore viene affidato esclusivamente a un genitore, l’altro genitore conserva alcuni diritti fondamentali:
- Diritto di visita: Il genitore non affidatario può incontrare il figlio secondo un calendario stabilito dal giudice.
- Diritto di mantenere rapporti con il figlio: Salvo gravi motivazioni, il genitore escluso può mantenere un legame affettivo con il bambino.
- Diritto di ricevere informazioni sulla crescita del figlio: Il genitore non affidatario può essere informato su scuola, salute e attività del minore.
- Diritto di chiedere una modifica dell’affidamento: Se le condizioni cambiano, il genitore può chiedere di rivedere la decisione.
Solo nei casi più estremi (abusi, violenza, pericolo per il bambino) il giudice può revocare completamente la responsabilità genitoriale, privando il genitore non affidatario di ogni diritto.
ASSEGNO DI MANTENIMENTO NELL’AFFIDAMENTO ESCLUSIVO
Anche con l’affidamento esclusivo, entrambi i genitori devono contribuire economicamente al sostentamento del figlio. Il genitore non affidatario deve versare un assegno di mantenimento, il cui importo dipende da:
- Reddito di entrambi i genitori
- Esigenze del figlio (scuola, salute, sport, tempo libero)
- Stile di vita goduto dal minore prima della separazione
Se il genitore non affidatario non paga l’assegno, il genitore affidatario può agire legalmente per il recupero forzoso delle somme.
MODIFICA DELL’AFFIDAMENTO ESCLUSIVO
L’affidamento esclusivo non è necessariamente definitivo. Se le condizioni cambiano, il genitore escluso può chiedere al giudice di:
✅ Ottenere l’affidamento condiviso se ha migliorato il proprio comportamento e dimostra di poter essere un genitore adeguato.
✅ Aumentare i tempi di visita se il rapporto con il figlio è positivo.
✅ Riconquistare la responsabilità genitoriale, se in precedenza gli era stata revocata.
Per ottenere una modifica dell’affidamento, il genitore deve presentare un ricorso al tribunale, allegando prove del miglioramento della sua condizione.
AFFIDAMENTO ESCLUSIVO
L’affidamento esclusivo è una misura eccezionale concessa solo quando uno dei genitori è inadatto a prendersi cura del figlio o quando la sua presenza potrebbe arrecare danno al minore. Nonostante l’esclusività dell’affidamento, il genitore non affidatario mantiene alcuni diritti fondamentali, come il diritto di visita e l’obbligo di mantenimento. Per ottenere o contestare l’affidamento esclusivo, è fondamentale affidarsi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia, in modo da tutelare al meglio gli interessi del minore e dei genitori coinvolti.
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Si rimane a disposizione per qualsivoglia delucidazione al riguardo.
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Foto Agenzia Liverani